Negli ultimi tempi, il crescione d’acqua ha modificato significativamente il corso del Rio Bujon, restringendo l’alveo e aumentando la velocità della corrente. Questo cambiamento sta causando danni importanti: gli anatidi, infatti, fanno fatica a muoversi e vengono trascinati dalla corrente, mentre le piante da fondale, che si erano abituate a un corso d’acqua più lento, vengono sradicate. Le immagini recenti mostrano il fondale spoglio dove un tempo crescevano rigogliose le alghe, un segno evidente del deterioramento ambientale in corso.

A causa della corrente alterata, si è formata una piccola ansa in cui ristagna materiale organico in decomposizione. Questa situazione provoca odori sgradevoli e crea un ambiente favorevole alla proliferazione di piante che si nutrono proprio di questo materiale, alimentando così un ciclo che contribuisce al peggioramento delle condizioni del Rio.

Nonostante in passato sia stata presentata un’interrogazione e l’assessore Dell’Agnese avesse annunciato interventi regolari dall’ultimo intervento effettuato a ottobre non si è più intervenuti in modo significativo. Basterebbero due interventi ben programmati, tra aprile e agosto, per evitare la formazione di questa vegetazione e mantenere il corso d’acqua in condizioni ottimali.  Purtroppo, la situazione attuale è rimasta invariata rispetto all’anno precedente, dimostrando una gestione inefficace e poco attenta.

E’ necessario un impegno concreto e tempestivo per tutelare il Rio Bujon, un patrimonio naturale che appartiene a tutta la comunità. Per questo motivo, il tema tornerà al centro del dibattito nel prossimo consiglio comunale di luglio, dove sarà chiesto un approfondimento e un piano di azione serio da parte dell’amministrazione.

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