Siamo ben lontani da una crisi risolta. La Protezione Civile di Porcia è ricomposta solo numericamente, ma non è nelle condizioni di operare con efficacia, contrariamente alle le rassicurazioni fornite solo tre mesi fa dall’assessore regionale alla Protezione Civile, Riccardo Riccardi.
Il riferimento è alla dichiarazione del 18 giugno 2025, quando Riccardi, dopo aver incontrato il sindaco Sartini, aveva affermato: «Le difficoltà sono state superate. Il gruppo è stato ricostituito e può operare con tranquillità.
La risposta all’interrogazione da noi presentata racconta, però, tutt’altro scenario. Il gruppo è composto da 15 volontari, di cui solo sei hanno terminato il corso base, mentre gli altri nove stanno ancora aspettando di essere formati. Soltanto uno ha i patentini per utilizzare la strumentazione in dotazione. Attualmente quindi i volontari che hanno fatto il corso base possono fare solo supporto logistico ed è triste sentire che in questo anno la nostra PC abbia eseguito solo due interventi di transennamento per un cedimento dell’asfalto in via della Ferrovia e per una perdita d’acqua presso un condominio in viale Venezie. Il tutto a fronte di necessità e richieste ben più critiche del territorio come in occasione degli ultimi fortunali in cui non si è potuto rispondere a nessuna delle 12 richieste di intervento avanzate dai Vigili del fuoco. In queste condizioni, come possiamo parlare di operatività?
A peggiorare il quadro, la mancanza di formazione specialistica, sospesa in tutta la regione dal 2023 a seguito dell’incidente mortale a Preone. Da allora, i corsi non sono mai stati riattivati, bloccando di fatto il processo di qualificazione dei volontari.
Non ci sono persone abilitate. E i corsi specialistici sono fermi da due anni. Questa particolare situazione era già in atto un anno fa quando il Sindaco non ha esitato a dare un calcio a tutta l’esperienza del preesistente gruppo e alla sicurezza dei cittadini di Porcia, in modo che risulta quindi ancor più colpevole. Eppure si dice che tutto va bene. In caso di emergenza, oggi Porcia è costretta ad aspettare rinforzi da fuori . Serve una presa di responsabilità seria, a livello comunale e regionale.