Sono offensive e del tutto fuori luogo le dichiarazioni del sindaco Marco Sartini in merito al progetto di una nuova area commerciale nell’area ex Ricci in prossimità della rotatoria del Garage Venezia, quando critica le minoranze consiliari, accusate di non sapere cosa sia la rigenerazione urbana e avere un atteggiamento contrario agli investimenti privati.
Non abbiamo per nulla confuso il progetto della rotatoria con l’iniziativa privata e Le nostre perplessità nascono da valutazioni precise e motivate. Un nuovo insediamento commerciale con afflusso di clienti certo maggiore rispetto a quello di un concessionario d’auto, rischia di aggravare ulteriormente il già critico carico di veicoli sulla rotatoria e conseguentemente di accrescere i problemi di viabilità e sicurezza stradale. Non è dunque un “no ideologico”, ma una posizione di responsabilità e buon senso.
Certo che l’area ex Ricci, così come l’area ex SAFOP (così come tutto l’asse della Pontebbana nel tratto di Porcia come in quello di Pordenone), dovevano essere riqualificate. La rigenerazione urbana è però un complesso processo di recupero e valorizzazione del patrimonio esistente e degli spazi privati e pubblici che va progettato con una visione di insieme che questa Giunta non è ancora stata ancora in grado di mettere nero su bianco visto che attendiamo da oltre 5 anni il nuovo piano regolatore generale.
L’azienda che si insedierà nell’area ex Ricci, nel 2021, è stata co-protagonista di un importante intervento di riqualificazione del centro storico di Belluno, dando nuova vita allo storico palazzo sede della Banca d’Italia. Avrebbe forse potuto vantarsi il Sindaco se fosse riuscito a coinvolgere i privati in un simile progetto, per esempio, per l’ex Valdevit, testimonianza preziosa di archeologia industriale.
Noi non critichiamo quindi l’azione imprenditoriale privata che necessariamente persegue i propri interessi, ma la mancata azione di chi amministra la città e la prosopopea di un sindaco che si intesta, ammantandoli di giustificazioni nobili, interventi invero poveri di innovazione, poco sostenibili e non certo utili a sostenere il commercio locale.
Infine riteniamo doveroso sottolineare che un sindaco che, invece di illustrare nel merito un progetto, utilizza l’annuncio pubblico per attaccare le opposizioni, dimostra scarso rispetto per il confronto e un profilo politico di ben poco calibro. I cittadini meritano un’amministrazione capace di spiegare e motivare le proprie scelte, non di polemizzare con chi esercita legittimamente il proprio ruolo di controllo e proposta.
Le minoranze continueranno a svolgere con serietà e trasparenza il proprio compito, vigilando perché le decisioni sul futuro della città siano prese nell’interesse collettivo.

