Fintanto che i comuni vittime della ditta inadempiente, si limiteranno ad agire sull’emergenza cercando solo di arrivare alla risoluzione del contratto in forma concordata, il rischio è che si reiteri la possibilità che altri soggetti pubblici, e non solo, siano ingannati. Bene che le nostre insistenti sollecitazioni, abbiano acceso i fari su questi casi incresciosi, ora il modus operandi della ditta appaltatrice deve essere indagato approfonditamente e va impedito che possano ancora operare con la pubblica amministrazione.
Quella che ha vinto la gara a Porcia è un’impresa casertana che ha appalti per 20 milioni in FVG su 3 cantieri in FVG, tutti fermi, per inadempienza della ditta. Certo ognuno dei tre comuni appaltatori (Campoformido, Cordenons e Porcia) si è mosso o si sta muovendo in autonomia per rescindere il contratto, ma non si possono chiudere gli occhi su quello che pare essere appunto un modus operandi a scapito di comuni e quindi cittadini. Ma non solo. Qualche anno fa anche il Polo tecnologico di Pordenone ha avuto a che fare con la stessa ditta per l’ampliamento della sede. Anche in quel caso lavori mal fatti e impresa che ad un certo punto si dilegua con il committente costretto a negoziare per poi riassegnare i lavori in riparazione ai danni subiti. oltre al danno, la beffa.
A stare alla riposta data dall’assessore Turchet alla nostra interrogazione tutto questo non si traduce in alcun alert nelle relazioni dei vari enti proposti al controllo (anac, guardia di finanza, ….) che vengono interpellati per l’assegnazione della gara. Per noi è incredibile e inammissibile. Stiamo parlando di cifre ingenti perché gli appalti assegnati alla ditta in questione sul resto del territorio nazionale potrebbero essere di ulteriori decine se non centinaia di milioni di euro. Soldi del PNRR, soldi dei contribuenti da utilizzare per ammodernare comuni e Paese che finiscono senza frutto in mani di chi ne approfitta. Non basta la rescissione del contratto per via “bonaria”, serve trovare il modo per cui eventuali comportamenti illeciti vengano a galla.