La sanità non è una competenza del comune, lo sappiamo, ma non ci si può animare solo quando si parla di ospedali: il futuro della sanità è la sanità territoriale.

Chi è venuto all’incontro organizzato dal candidato sindaco Mario Bianchini e dalla coalizione che lo sostiene, ha espresso molta preoccupazione per l’impoverimento della sanità pubblica, per il numero esiguo dei Medici di Medicina Generale e per gli orari ridotti del servizio prelievi del distretto di Porcia.

In questo contesto, c’è bisogno di una comunità che insieme pensi a servizi socio-assistenziali più vicini ai cittadini e di un sindaco che sia interlocutore dell’Azienda Sanitaria e del distretto più di quanto accada ora.

Ciascuno di noi ha sperimentato almeno una volta cosa vuol dire andare al pronto soccorso, eppure i problemi potrebbero essere in parte risolti a livello locale. L’impegno che ci siamo assunti come coalizione è quello di essere interlocutori più stringenti, per avere una sanità territoriale moderna e una città più accogliente a servizio dei propri cittadini, a partire dalla garanzia di 1 infermiere ogni 3000 abitanti che stia sul territorio e garantisca l’assistenza domiciliare, come previsto dalla recente normativa. l nostro distretto potrebbe inoltre essere il luogo in cui i Medici di Medicina Generale possono riunirsi e fare quel servizio sulle 12 ore di cui tanto abbiamo bisogno.

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