Il sindaco, come sempre, si difende attaccando, ma su Rio Bujon, come su tanti altri argomenti, rimandiamo le accuse al mittente. Dei trent’anni di inerzia amministrativa comunale, denunciata dal primo cittadino per dar lustro al proprio operato, solo in cinque era il centrosinistra ad esprimere sindaco e maggioranza. Gli altri 25 sono stati tutti a guida leghista. Sappia quindi che è ad altri campanelli che deve andare a suonare. In casa PD siamo molto sereni, sappiamo bene che il progetto per la riqualificazione del rio Bujon è partito sotto l’amministrazione Gaiarin.
L’incarico al professionista per la realizzazione del nuovo percorso pedonale è stato dato nel 2018, quando Sartini “non aveva nemmeno l’energia mentale” per seguire quello che faceva l’amministrazione di allora. Conoscevamo bene la necessità di intervenire in quell’area e abbiamo dato il via al processo che poi l’attuale sindaco ha potuto portare a termine, in questo caso con un positivo rispetto della continuità amministrativa. Avesse avuto questo atteggiamento con tanti altri progetti, avremmo già da sei anni un nuovo piano regolatore, la rotatoria del Garage Venezia sarebbe già ultimata, la piazzola già pronta e le attività culturali nel brolo di Villa Correr Dolfin non si svolgerebbero certo dentro una carcassa incompiuta di cemento armato.
Per quel che riguarda l’interrogazione che abbiamo anticipato ci sembra del tutto lecita e giustificata visto come appariva il rio Bujon qualche settimana fa. Del resto devono essersene accorti anche il sindaco e l’assessore Dell’Agnese, visto che la manutenzione è stata tempestivamente avviata dopo la nostra sollecitazione.